Il cielo della Vergine.
Il cielo della Vergine.
(Bigazzi – Masini – Dati)
Sulle spiagge di settembre
c’è la solita agonia
degli amori di ricambio
che domani vanno via
annoiati come cozze
siamo razza di città
ci si sveglia a mezzanotte
e poi dopo che si fa…
è il cielo della vergine
che passa su di noi
un sogno metafisico
non essere chi sei…
e invece siamo radioattività
disoccupati avanzi di licei
cresciuti alla filosofia del bar…
non essere chi sei… oh no…
non essere chi sei
che faremo nella vita
anche niente perchè no
siamo barche arrovesciate
le scintille di un falò oh yee, oh no..
diventiamo due disegni
e buttiamoci in un film
basta credere nei sogni nelle stelle messe lì
nel cielo della vergine che passa su di noi
l’amore non è un obbligo
lo sai non farlo se non vuoi
saremo due dolcissimi robot
compagni di una tenera odissea
invece del brutale elettroshock
di una scopata e via che poi tu non saresti mia
è il cielo della vergine, oh yee, oh no,
che passa su di noi
la luna stroboscopica, oh yee, oh no,
che incanta i marinai
è la costellazione dell’addio
la vergine che passa su di noi
balliamoci la vita amore mio
domani non ci sei
con me domani non ci sei
è il cielo della vergine
che passa su di noi
la luna stroboscopica
che incanta i marinai
e il cielo della vergine
che passa su di noi
un sogno metafisico
non essere chi sei.