Cosa rimane. (A Marco)
Cosa rimane. (A Marco)
(Amati)
Silenzi pesanti,
è tutto quel che rimane.
Tu guardi avanti,
ma non ci parli più.
Noi camminiamo
in mezzo a questa gente che non sa
Che questa voglia dentro
per sempre durerà.
Noi ti cerchiamo anche per darti
un’altra via d’uscita,
e nelle notti tu ci parli della vita,
di tutto il tempo che sprecato inutilmente va
a perdersi in un cielo che nessuno sa,
di quanto è amaro dare tutto e non riaverlo mai,
quanto tutto forse è niente
e tu lo sai.
E penso a te che odiando te ne vai,
chissà cosa farai, ma perchè?!
Questo freddo ti divora,
ti trasforma e ti abbandona,
e ci lasci soli qui.
La mente è così fragile,
si posa su un filo instabile
e noi con lei ci trasciniamo
in questo mondo che ci vede nascere,
morire e spesso piangere.
Così stanotte tra la gente mi confonderò,
in questo film senza comparse mi rimmergerò,
e sarà dolce naufragare nella mia pazzia,
il pensiero che tu non te ne andrai via.
E penso a te che odiando te ne vai,
chissà cosa farai, ma perchè?!
Questo freddo ti divora,
ti trasforma e ti abbandona,
e ci lasci soli qui con noi,
e ci lasci ancora qui.
Parla di te,
da quando hai detto «mai» ai troppi «se»,
soffrendo più di noi
che ascoltiamo e poi vivremo i sogni tuoi
per sempre, per sempre…
Questo freddo ti divora,
ti trasforma e ti abbandona,
non lasciarci soli qui con noi,
vieni a prenderci.
Non vedi? Siamo qui!