Categoría: Letras Disco Uscita di sicurezza

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Vai male a scuola.

Vai male a scuola. (Bigazzi – Masini – Da Tijuca) Vai male a scuola, a me puoi dirlo senza vergognarti, io ti capisco, cuginetta sola, che mangi poco e dormi ad occhi aperti, perché vai male a scuola, vai male a scuola. Vai male a scuola e credi di non essere all’altezza, ma, in questo mondo che non ci consola, soffriamo tutti d’inadeguatezza e andiamo male a scuola, andiamo male...

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E chi se ne frega.

E chi se ne frega. (Bigazzi) Lo so che il tempo lo sa che siamo nascosti qua, in fuga dalla realtà, e chi se ne frega. L’iguana dei passi tuoi, il tuo inguine di viva orchidea, dove annegano gli occhi miei e il tempo si ambigua. Io da qui non mi muovo più, abbracciato a una cruce, tu, mentre il sole riallaga il blu, e chi se ne frega. Voglio...

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Il gusto di esistere.

Il gusto di esistere. (Bigazzi – Masini) Con un dottore, un lettino e un soffitto dall’aria sgualcita, son ritornato indietro a cercare il mio orologio, la vita, che avevo perso dal sacco deluso dei sogni dal fondo bucato, quanto ci ho messo a capire le cose che avevo sbagliato. Quando ho sentito una pace staccarmi da queste mie gambe e son cresciuto d’altezza e arroganza, per sentirmi grande, cadendo dentro...

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La danza della ragione.

La danza della ragione. (Bigazzi – Masini) Questa cosa cammina da sola, senza troppo interesse, senza il nodo che stringe la gola, senza grandi scommesse, senza troppo rumore di fondo, senza troppo rancore, senza spingere i piedi sul mondo come accelleratore. Questa cosa va avanti, si svela e si finge straniera, parla un’altra sintassi e rivela spossatezza leggera, nella pagina bianca, di lato, giusto ai piedi del letto, t’innamori da...

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Lasciaminonmilasciare.

Lasciaminonmilasciare. (Bigazzi – Masini – Nestico) Lasciami, che cosa cambia? Che ci facciamo in questo pomeriggio, con gli occhi chiusi come una finestra davanti al mare azzurro e giallo di Viareggio? Lasciami in questo albergo di specchi strabici e di tende consumate, ad ascoltare l’infinito tango del tempo che da inverno ridiventa estate. Lasciami un po’ per giorno, un po’ così, piccoli presentimenti di un addio, oppure lasciami tutto d’un...

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L’ultima birra.

L’ultima birra. (Bigazzi – Masini) Ci vuole un’altra birra, un’altra gioventù, e un cuore di bottiglia, per non amarti più. Ci vuole il cameriere gentile che lavora qui e un bagno, dove andare a piangere pipì. Non cambia nulla e il tempo affoga nell’ultima birra, ma, se potessi berla insieme a te, me ne farei due grandi baffi, per strappare quel sorriso dai tuoi occhi dolci e buffi, che, se...

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